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ELMO DI METAPONTO

Periodo Storico: VI sec. a.C

​Misure: 2.60 x 1.15 x 1.35

Materiale: Bronzo

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Elmo di “Archelaos”: attualmente esposto al Museo di Saint-Luis; proveniente dalla tomba monumentale in Località Crucinia. Realizzato in bronzo dorato, con paragnatidi, calotta tondeggiante e protome d’ariete sormontante (emblema del “ghenos” del tiranno).

 

Secondo la ricostruzione degli archeologi, l’opera proverrebbe da una tomba ritrovata nel 1942 durante lavori di cava nella Necropoli di Crucinia, area funeraria alle porte della città da cui sono riemerse oltre 600 tombe, delle quali diverse attribuibili alle locali élite aristocratiche. Il luogo, situato lungo uno degli assi principali che collegavano la città con il territorio circostante, si trova oggi lungo strada n. 175 per Matera a est dell’incrocio con la statale Jonica 106. La tomba, di notevoli dimensioni (2.60 x 1.15 x 1.35), da cui si ritiene provenisse l’elmo, conteneva una panoplia (armatura) quasi completa di cui al Museo Archeologico di Metaponto si conservano pochi frammenti (il resto è stato trafugato e trasferito all’estero) e di cui l’elmo costituisce l’elemento di maggior valore artistico.

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L’opera, riconosciuta dal Saint Louis Art Museum come proveniente da Metaponto, risulta approdata sul mercato antiquario nel 1949 per iniziativa di un collezionista di Basilea. Inutile dire che la Svizzera è notoriamente una delle principali aree di ricettazione e smistamento di materiali archeologici di provenienza illecita.

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